SPAB. Animali domestici e selvatici attraverso il confine, Il caso delle otto tigri bloccate a Chiasso deve rendere attenti importatori ed esportatori.

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 9/11/2008, 16:39
Avatar

Lei certamente non rischia di essere un ortaggio, perché perfino un carciofo ha un cuore (Il favoloso Mondo di Amelie)

Group:
Administrator
Posts:
5,540
Location:
Napoli

Status:


3 articoli sulla questione:

TICINO LIBERO

6 NOVEMBRE 2008



SPAB. Animali domestici e selvatici attraverso il confine

Il caso delle otto tigri bloccate a Chiasso deve rendere attenti importatori ed esportatori.



Vi sono leggi precise da rispettare per ogni paese e leggi internazionali che proteggono le specie in pericolo o in via d’estinzione.
Vi sono inoltre leggi create appositamente per debellare malattie che mettono a repentaglio anche la vita dell’uomo, quali la rabbia silvestre e virus che concernono alcune specie di primati.
Oltre a ciò, occorre rispettare convenzioni sottoscritte da parecchi Stati e leggi sulla protezione della natura e del paesaggio.Si può quindi capire come il trasporto di animali attraverso le frontiere, per terra, aria e mare, debba essere fatto con la massima prudenza. Il soggetto, deve essere munito di tutti quei certificati internazionali indispensabili per evitare complicazioni alle dogane dove i responsabili svolgono un lavoro delicato ed estremamente importante.A volte,la Spa di Bellinzona è chiamata in aiuto da persone che si trovano ferme con degli animali all’aeroporto, ma in questi casi non può far nulla. L’ordine è di riportare al paese d’origine l’animale e se ciò risulta impossibile, quest’ultimo può venir eutanasiato.Nel caso di Chiasso, il redattore della Regione Ticino, venutone a conoscenza, ha informato la Spab che subito si è messa in contatto con il veterinario cantonale. Grazie a una perfetta collaborazione fra tutti gli interessati, si è riusciti a sbloccare una situazione di disagio importante per gli animali che da due giorni si trovavano rinchiusi in un grande autotreno dove, a rigor di legge, avrebbero dovuto restare al massimo per sei ore a partire dal punto di carico.
La preoccupazione della Spab, è stata pure di prevedere un ricovero qualora la dogana avesse impedito l’accesso in Italia. Le tigri erano abbastanza nervose e il loro ruggito incuteva paura.A differenza di questo fatto che per la particolarità dei soggetti ha attirato l’attenzione, giornalmente, nel silenzio più assoluto, piccoli animali giungono alle frontiere con la speranza di passare inosservati o addirittura nascosti.
Per loro, e i loro proprietari, comincia in Svizzera una vita di paura che ne condiziona l’esistenza.
Cani con coda e orecchie recise, venduti oltre frontiera da qualche allevatore che mira solo al guadagno, sono poveri animali, anzitutto per le mutilazioni ricevute ma pure per essere additati da coloro che, e per fortuna sono la stragrande maggioranza, rispettano leggi e regolamenti approvati dal Sovrano per proteggere gli esseri viventi che non hanno il meraviglioso dono della parola.


TIO.CH

6 NOVEMBRE 2008



CHIASSO
Tigri al confine



CHIASSO - Otto tigri bloccate al confine. Il caso degli otto esemplari fermi a Chiasso per un giorno a bordo di un camion per problemi burocratici riportato oggi da LaRegione Ticino suscita non pochi interrogativi. Dopo essere state prese in affitto dal circo Nock per la stagione circense, nel pomeriggio di ieri le tigri hanno potuto finalmente far ritorno a Latina dove risiede il loro proprietario che gestisce un allevamento. Grazie all'intervento del veterinario di condotta Aldo Giudici e la mediazione di Armando Besomi, presidente della Società Protezione Animali di Bellinzona, i felini hanno potuto far ritorno a casa. Dalla Spab arriva l'invito agli esportatori ed importatori di rispettare le leggi che proteggono le specie in pericolo o in via di estinzione. "Il trasporto di animali attraverso le frontiere, per terra, aria e mare, deve essere fatto con la massima prudenza. Il soggetto deve essere munito di tutti quei certificati internazionali indispensabili per evitare complicazioni alle dogane dove i responsabili svolgono un lavoro delicato ed estremamente importante". "I tigrotti - spiega la Spab in una nota riferendosi al caso di Chiasso - avrebbero dovuto restare al massimo per sei ore a partire dal punto di carico e la preoccupazione della Spab è stata pure di prevedere un ricovero qualora la dogana avesse impedito l'accesso in Italia. Le tigri - si legge ancora - erano abbastanza nervose e il loro ruggito incuteva paura".La Spab prende spunto da questo caso per denunciare un commercio - quello degli animali - "che giornalmente, nel silenzio più assoluto, giungono alle frontiere con la speranza di passare inosservati o addirittura nascosti".La Spab infatti ricorda che sono molti gli animali che vengono mutilati e che soffrono i viaggi transfrontalieri senza che loro non possano avere la possibilità di difendersi.

TICINO NEWS

6 NOVEMBRE 2008



Otto tigri bloccate a Chiasso



Mancavano dei timbri al loro passaporto. Hanno dovuto peregrinare per quasi ventiquattro ore a bordo di un camion tra Coldrerio ed il Palapenz Mancava qualche timbro al loro passaporto. Ma ieri pomeriggio, finalmente, otto esemplari di tigre - cinque adulti e tre cuccioli - dopo aver peregrinato per quasi ventiquattro ore a bordo di un camion tra l’area di servizio autostradale di Coldrerio ed il parcheggio sterrato del Palapenz hanno potuto tornare in Italia. Ne ha dato notizia stamane la Regione Ticino. E stasera Armando Besomi della SPAB, che ha dato una mano al domatore delle tigri, Stevo Stoyc, nel sistemare i passaporti degli animali, prende posizione sulla vicenda con un comunicato stampa. "Il caso delle otto tigri bloccate a Chiasso - scrive Besomi - deve rendere attenti importatori ed esportatori. Vi sono leggi precise da rispettare per ogni paese e leggi internazionali che proteggono le specie in pericolo o in via d’estinzione. Vi sono inoltre leggi create appositamente per debellare malattie che mettono a repentaglio anche la vita dell’uomo, quali la rabbia silvestre e virus che concernono alcune specie di primati. Oltre a ciò, occorre rispettare convenzioni sottoscritte da parecchi Stati e leggi sulla protezione della natura e del paesaggio". "Si può quindi capire - prosegue Besomi - come il trasporto di animali attraverso le frontiere, per terra, aria e mare, debba essere fatto con la massima prudenza. Il soggetto, deve essere munito di tutti quei certificati internazionali indispensabili per evitare complicazioni alle dogane dove i responsabili svolgono un lavoro delicato ed estremamente importante".



Nonostante se ne inizi a parlare (ovviamente ascolta solo chi vuole ascoltare e legge solo chi vuole leggere questi articoli) ci sono ancora "animalisti" che sponsorizzano le adozioni oltreconfine "purchè controllate" (ditemi voi come si può controllare un'adozione oltreconfine a meno che non si ha il dono dell'obiquità) e che sono ancora stimate dalla stragrande maggioranza delle persone che, ovviamente, di tutto questo non sanno nulla e che vedono in questa gente i "salvatori"....se solo gli animali potessero parlare....chissà quanti nomi IMPENSABILI farebbero..
 
Top
0 replies since 9/11/2008, 16:39   44 views
  Share